I Rubitt vanno a ruba all’ Hangar Bicocca
Finalmente Milano torna agli antichi splendori! I Rubitt
Altro che l’aperitivo di scarsa qualità AllYouCanEat più ce n’è meglio è e chissenefrega di quello che stai mangiando tanto è l’happy hour, all inclusive e low cost…ma basta!!!
Per citare il Liga: “sei già dentro l’happy hour, vivere, vivere costa la metà, quanto costa fare finta di essere una star?”. E siccome costa la metà, allora ci si fa andar bene il compromesso? Finalmente la risposta è NO!
Lo chef Cesare Battisti, con il team del Ratanà, lancia l’aperitivo di qualità: ripesca il concetto di Rubitt, che già apparteneva alla città all’epoca degli scapigliati, ed ha il significato di “piccola cosa preziosa”, che in cuicina si traduce in piccoli favolosi assaggini con materie prime di stagione e miglior qualità esistente sul mercato.
Via alla sfida! Ieri al Dopolavoro all’hangar bicocca, Identità Golose ha organizzato la maratona dei Rubitt:
1000 assaggini, per dieci ore, diviso 8 gradi chef, uguale somma gioia per tutti i presenti!
Gli Chef: Alice Delcourt, Roberto Okabe e Gustavo Young, Luca de Santi, Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor, e ovviamente Cesare Battisti e Paolo Casanova ieri hanno preparato 3 rubitt a testa.
I più interessanti, a mio avviso, sono stati la tartare di vitello sanato con bottarga, uova di trota e topinambur croccante presentato dalla brigata del Ratanà e ‘Tayo e Luna’: capasanta scottata con besciamella di grana, emulsione di soia e kataifi croccante, firmata Okabe&Young di Finger’s Garden.
Peccato non poter descrivere qui i sapori favolosi e il gioco di contrasti!
Un grazie speciale a chi ha pensato di organizzare una manifestazione come questa a Milano, davvero gratificante per il cuore e per il palato!
A presto,
Stefania